I
5 segreti per mangiare carne di qualità
La carne alla brace può
essere servita succulente di un colore rosso acceso in quanto cotta al sangue, oppure leggermente più cotta e dunque più scura. Si tratta di gusti, ma sia che
si preferisca la cottura al sangue oppure la carne ben cotta, è fondamentale
che si mangi carne di qualità. Ci
sono 5 segreti per mangiare carne di
qualità, vediamoli nel dettaglio.
La tipologia di carne,
la frollatura e la cottura
- 1.La tipologia di carne: è fondamentale la
scelta della tipologia di carne, ovvero la razza bovina da utilizzare in modo
da ottenere il miglior taglio di carne disponibile. Per questo è bene avere
nella propria cucina uno chef molto preparato, che sappia orientarsi tra le
molteplici razzi bovine da tavola, come i professionisti della Risto P.I.
S.r.l. ad Ancona. Secondo molti cuochi le migliori razze da utilizzare per mangiare carne di qualità sono angus,
black angus, chianina e marchigiana. Il manzo, inoltre, si presta a diverse
preparazioni ed è sbagliato pensare che tutte le razze abbiano la stessa resa
sulla griglia
- 2.La frollatura: per frollatura si intende
un particolare processo di maturazione che è mirato a rendere le carni più
saporite e più tenere. Si tratta della fase più importante all’interno della
filiera della carne ed è indispensabile effettuare una giusta frollatura con
alcuni precisi procedimenti in modo da evitare che la carne perda troppi
liquidi. È fondamentale fare la frollatura al pezzo ancora intero e non dunque
alla carne giù tagliata
- 3.La cottura: nonostante come detto in
precedenza la cottura varia in base al proprio gusto personale, vi sono alcune
regole generali che vanno prese in considerazione per mangiare carne di qualità. Le carni bianche non devono mai
essere cotte al sangue, ma “al punto” (come ad esempio per il vitello e l’agnello)
oppure ben cotte (come nel caso del coniglio, del pollo, del maiale o del
tacchino). Le carni rosse, invece, è bene servirle al sangue oppure “al punto”.
Per una cottura ancora migliore è meglio controllare la temperatura del cuore
della carne con un apposito termometro. Infine è fondamentale mettere il sale,
meglio se grosso, a cottura ultimata in modo da evitare la perdita dei liquidi
da parte della carne ed il successivo indurimento.
Il taglio e la
presentazione del piatto
- 4.Il taglio: subito dopo la cottura è bene
mettere da parte la carne prima di tagliarla al fine di lasciarla riposare,
meglio se avvolta all’interno di uno strato di carta stagnola. In questo modo i
succhi si ridistribuiranno all’interno ed il muscolo si rilasserà. Se invece la
carne viene tagliata troppo presto vi è il rischio che i succhi si disperdano.
Per i tagli più piccoli sono sufficienti pochi minuti, mentre quelli più grandi
richiedono tempi di attesa leggermente maggiori. In questo modo la carne sarà
più succosa in tutte le sue parti
- 5.Presentazione del piatto: qui bisogna
dar sfogo alla propria creatività e fantasia per lasciare i propri commensali
senza parole. Inoltre è bene abbinare contorni classici e salse con svariati
aromi e sapori.